Il mio progetto politico

  • Rafforzare la lotta agli effetti distorsivi della nostra economia: deve diventare una priorità assoluta affinché il nostro Stato ritrovi la credibilità internazionale.
  • Assicurare una presenza qualificata – a tutti i livelli – dei nostri Rappresentanti nei vari consessi Internazionali. Il personale Diplomatico e consolare non di carriera deve portare prestigio alla Repubblica, ma anche investimenti in territorio a beneficio dell’ economia e della collettività.
  • Rigoroso controllo e razionalizzazione della spesa pubblica: il taglio della spesa corrente non deve essere lineare ma attentamente valutato per l’impatto sociale sulle famiglie e sulle categorie più deboli. L’equità e la solidarietà fra le persone e fra le generazioni deve essere il valore che guida le scelte della politica e la misura dei sacrifici che potrebbero essere richiesti a tutti i cittadini. Le risorse pubbliche, quando chiamate a sostenere il sistema finanziario del Paese, devono considerarsi quale prestito della collettività con tutte le garanzie di restituzione, come un normale creditore esigerebbe dal suo debitore.
  • Il rilancio dell’economia sana e la crescita dell’occupazione passa attraverso scelte coraggiose per sostenere la crescita e lo sviluppo delle imprese virtuose: è indispensabile e urgente ridurre norme e burocrazia che soffocano le imprese e creare opportuni strumenti finanziari, organizzativi e consulenziali a supporto, in particolare dei giovani per l’avvio di nuove start-up. L’attrattiva del differenziale fiscale – tra l’altro in linea con i paesi UE – non è negoziabile!
  • Puntare all’eccellenza del nostro sistema scolastico e formativo con consistenti investimenti per l’alta formazione all’estero dei nostri giovani laureati e diplomati; promuovere stage formativi presso le nostre Ambasciate, Consolati e Missioni in luogo di una lunga permanenza nelle Liste di Avviamento al Lavoro; introdurre un nuovo contratto di apprendistato per il primo ingresso dei giovani nel mondo del lavoro che sia incentivante per l’impresa, affinché così si acquisisca quell’esperienza che le imprese richiedono. Formazione mirata e programmata anche per una futura classe dirigente sammarinese da introdurre nei posti chiave della società: giusto equilibrio di presenza dei professionisti non sammarinesi.
  • La Pubblica Amministrazione deve diventare una vera risorsa per il Paese al servizio delle imprese e dei cittadini, motore e supporto della nostra economia. Procedimenti amministrativi semplici, semplificazione delle procedure e delle prassi amministrative che spesso allungano i processi, certezza delle norme. Valorizzare le risorse umane che ci sono nell’Amministrazione Pubblica premiando il merito – con criteri oggettivi e non discrezionali – ma anche combattendo forme di negligenza. Una Pubblica Amministrazione davvero governata con criteri più manageriali non dimenticando tuttavia che il fine dell’Amministrazione non è il profitto ma l’erogazione di servizi pubblici efficienti e di qualità nel rigoroso rispetto delle leggi e dell’uguaglianza dei cittadini.